Il termine černozëm, che deriva dal russo, significa “terra nera”: è un terreno che è diventato un’icona, un’immagine, un simbolo di fertilità, ed è sempre stato centro di grande interesse per agronomi e pedologi.
E’ un terreno caratterizzato da un colore nerastro, proprio delle regioni temperate a inverno lungo e freddo, primavera umida, in conseguenza del disgelo e della fusione delle nevi, ed estate calda e asciutta.
L'area classica del černozëm si estende dal Mar Nero, interessando Romania, Moldova, Ucraina, Siberia meridionale e Asia centrale, fino alla Mongolia.
Si tratta di un suolo estremamente fertile, il più fertile tra quelli rintracciabili sul nostro pianeta, con una resa molto elevata nella produzione agricola.
In Moldova, la zona più rinomata per questa terra è la steppa che si trova nei dintorni della città di Balti: questa zona, catalogata come “The Typical Chernozem Soils of the Balti Steppe”, è dal 2011 al vaglio della commissione UNESCO per essere inclusa nel World Heritage (Patrimonio dell'Umanità) grazie alla sua unicità a livello mondiale.
Il grande lavoro di ricerca fatto da Dokuchaev, in questi luoghi, è direttamente responsabile della fondazione della scienza del suolo (pedologia) alla fine del XIX secolo.
Tanta abbondanza è resa possibile da un terreno ricco di sostanze organiche, formatosi in seguito all’accumulo dei prodotti della decomposizione delle erbe della steppa.
Per il černozëm sono state combattute guerre sin dai tempi dell’Impero Ottomano. L’interesse economico verso queste aree era tale che i trattati di agronomia del tempo attribuivano a questi suoli la stessa importanza che le miniere di carbone avevano per quella inglese. Durante l’occupazione nazista, i tedeschi ne rimasero così impressionati che asportarono grandi quantità di terreno per portarlo in Germania.
I suoli di černozëm sono fondamentali per la sicurezza alimentare globale ma, allo stesso tempo, sono minacciati da cambiamenti irreversibili.
Potenzialmente, questi terreni possono e dovrebbero essere un serbatoio di carbonio significativo a livello globale.
Un museo dedicato al černozëm si trova a 20 km a sud di Kursk, in Russia, nella riserva statale della biosfera di Alekhin Central, a Chernozem.