Le Colinde hanno il carattere di canti tradizionali popolari diffusi nei territori della Moldova e della Romania, caratterizzate da elementi rituali, di solito eseguite durante il solstizio d’inverno: legate all’epoca pre-cristiana non devono però essere confuse con i canti delle festività cristiane invernali.
La parola colindă, colind deriva dal latino calendae: sono rituali che si svolgono attorno alle Celebrazioni di Natale, con versioni diverse, a seconda delle regioni e degli idiomi: queste tradizioni hanno un filone pagano risalente ai tempi dei Daci quando erano riti collegati alla fertilità della terra. Un altro scopo comune dei canti era anche quello di inseguire gli spiriti maligni e invocare le anime del passato.
Nel corso del tempo, del significato dei canti è stata conservata solo l'atmosfera originale di celebrazione: l’usanza della colinda abbracciava non solo il canto e il gesto rituale, ma anche numerosi messaggi e simboli di un'antica spiritualità.
In questi canti d’ispirazione cristiana o paleocristiana sono presenti anche riti e tradizioni pagane come per esempio le maschere, spesse volte simili ai mamuthones sardi: tra queste, molto interessanti sono la Capra, l’Orso e i Vecchi.
Alla Vigilia di Natale, gruppi di bambini e di giovani in costume tradizionale o con indosso delle maschere, a volte con flauto, tamburo e fisarmonica, girano per le case e fanno gli auguri attraverso canti, oppure piccole rappresentazioni teatrali di ispirazione biblica, ricevendo in cambio colaci (pane tradizionale intrecciato come simbolo di prosperità), dolci, frutta e soldi.
Merita attenzione la preparazione di questi colaci: il primo pane dell’impasto, fatto a forma d’infinito, e denominato "Crăciunel", viene riposto vicino ad un’icona dove rimane fino a primavera.
Parallelamente a quanto accade per i canti vecchi (narrativi e di argomentazione epica), le colinde sono testi trasmessi oralmente ed è solo sul finire dell’ottocento che si innesca il grande movimento di scoperta delle tradizioni folkloriche nazionali.
L’arco temporale in cui è possibile fare le colinde si estende per la durata delle festività natalizie ed è rispettato tassativamente; esistono anche dei detti antichi secondo i quali è di malaugurio cantare le colinde in altri periodi dell’anno.
Attualmente, la tradizione delle colinde è più forte nei villaggi, dove i membri della comunità si conoscono tutti, mentre nelle grandi città è limitata alle abitazioni vicine oppure agli amici di famiglia.
Dal 2013, l’antico rituale natalizio del Colindat in gruppo maschile di Moldova e Romania, fa parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità (UNESCO).