Luoghi13 agosto 2019

La stazione ferroviaria di Chișinău

Invito al viaggio: scoprire la Moldova con la lentezza del treno

La stazione ferroviaria di Chișinău

Non esiste una prospettiva migliore per guardare il mondo se non da una carrozza ferroviaria e i treni, per la loro lentezza, diventano un mezzo di distensione tra il luogo di partenza e quello di destinazione del viaggio.

La storica Stazione ferroviaria di Chișinău colpisce per la bellezza e l’eleganza, nonché per essere lo snodo principale per tutte le direzioni del Paese, a pochi minuti dal centro città.

Chișinău era collegata con il resto del mondo attraverso la vicina città di Odessa: lo sviluppo dell’area era subordinato al suo porto marittimo per i collegamenti con il resto delle città e delle regioni dell'Impero russo, per le attività commerciali. Per questo motivo nel 1844, il governatore della Bessarabia Mihail Voronţov propose allo zar Nicola I il progetto ferroviario da Odessa al villaggio di Parcani. A causa di ostacoli burocratici, la costruzione della ferrovia iniziò solo nel 1863 e fu completata nel 1864, aperta ufficialmente nel dicembre 1865. Fu deciso di continuare la costruzione della linea fino a Chișinău.

La stazione ferroviaria fu costruita seguendo il progetto dell’architetto austriaco Heinrich Lonski, lo stesso della villa urbana di Vladimir Herţa, divenendo presto l'edificio più importante e uno dei simboli della città, sua “porta d’ingresso”: a quel tempo la stazione era situata alla periferia della città, in un luogo deserto. La costruzione della ferrovia fu effettuata in più fasi, completate nel 1870, mentre l’arrivo del primo treno alla stazione avvenne nell'agosto 1871

Nei turbolenti anni rivoluzionari del 1917 e del 1918, la stazione ferroviaria fu teatro di episodi violenti tra cui un conflitto tra le truppe bolsceviche e volontari dell’esercito romeno. 

Con l'inizio della seconda guerra mondiale, per la stazione, così come per l'intera Chișinău, arrivarono i periodi più difficili della sua storia: la stazione ferroviaria era uno degli obiettivi strategici di tutte le parti coinvolte in questa guerra.

Nel 1941, dopo la prima ondata della guerra, la stazione fu uno dei primi edifici ad essere rinnovati della città: durante la guerra fu attaccato dall’Armata Rossa. Dopo essere stato parzialmente restaurato, nel 1944 fu completamente distrutto dai bombardamenti. L’edificio non venne restaurato: visti i danni, si decise di ricostruire la stazione da zero: nel 1948, la stazione fu riedificata sotto la guida del famoso architetto Alexei Şciusev, insieme al suo collega L. Ciuprin, e con l'aiuto dei prigionieri di guerra tedeschi, in modo completamente nuovo, moderno e semplice, secondo i principi architettonici del realismo socialista, utilizzando pietra e mattone.

L'intera rete è costituita unicamente da ferrovie a semplice binario, nessuna delle quali elettrificata, e si estende per 1.232 km: considerato che si tratta di un Paese una volta parte dell’Unione Sovietica, lo scartamento della rete ferroviaria è quello largo 1.520 mm, solo 14 sono i km con scartamento standard di 1.435 mm.

La rete ferroviaria è gestita dal CFM (Calea Ferată din Moldova) e, per numero di dipendenti, è la più grande impresa della Repubblica di Moldova.

Di recente, due monumenti sono stati collocati nell’area della stazione: una vecchia locomotiva a vapore fabbricata in Polonia, a Poznan (la locomotiva fece il collegamento tra Ungheni e il villaggio di Cornești e operò su questa rotta fino al 1969), installata all'interno della stazione e, nel giardino sul piazzale prospicente, il monumento in memoria delle vittime delle deportazioni del regime comunista (noto anche come "treno del dolore") dedicato ai moldavi deportati durante la repressione stalinista, realizzato dallo scultore Iurie Platon. La scultura in bronzo è alta 3 metri, lunga 12 metri e pesa 15 tonnellate.

Dalla capitale moldava partono convogli per Mosca, San Pietroburgo, Minsk, Bucharest ed Odessa: quest’ultima rappresenta la destinazione più semplice da raggiungere (circa 3 ore e mezza) ed un’interessante escursione in quella che è la principale città dell’Ucraina meridionale.

Carlo Policano

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