Ricche di proteine e “grassi buoni”, le noci sono preziose alleate della nostra salute grazie alla loro azione antiossidante, anti-colesterolo e di prevenzione nei confronti delle malattie cardiache.
Secondo gli esperti, le condizioni climatiche per la coltivazione del noce, qui in Moldova, sono perfette e potrebbero, negli anni a venire, diventare il principale prodotto esportato.
Tentativi di piantare noci su scala industriale sono stati fatti nel periodo sovietico. Ma le cose non hanno funzionato per errori tecnici nella fase di messa a dimora, per cui i raccolti sono stati scarsi.
La salvezza venne dalle fabbriche di mobili che comprarono il legname.
Le noci moldave, come prugne, uva e mele, sono molto ricercate sul mercato estero. Nello scorso anno, il Paese ha esportato circa 15.000 tonnellate di noci delle quali l’85% nell'Unione Europea, il 13% nei Paesi arabi, il resto in Russia e in altri Paesi.
Negli ultimi anni in Moldova c'è stato un aumento significativo delle superfici destinate a noci: secondo gli ultimi dati statistici, gli ettari di coltivazione sono passati dai 4.000 ettari del periodo tra il 2004-2005 ai 25.000 ettari nel 2015.
Ed è proprio in Moldova che si trova l’azienda più estesa nella coltivazione delle noci d’Europa.
L’azienda si trova nella Moldova del nord, nel distretto di Soroca: ha una estensione di 7000 ettari, circa 270 dipendenti, e conta ben 800 ettari di coltivazione a noce, con un vivaio che ha un potenziale di 300 mila innesti all'anno.
Oggi nel vivaio ci sono 150.000 alberi di noce, con i quali è possibile piantare 1.500 ettari di frutteto.
Gli alberelli, nella quasi totalità di varietà autoctone, vengono esportati in Romania, Ucraina e persino nel Caucaso.
L'Istituto di frutticoltura della Repubblica di Moldova, in collaborazione con un istituto specializzato a Budapest, in Ungheria, ne curano gli aspetti propriamente tecnici.