Luoghi15 gennaio 2019

Sala cu Orga, una storia curiosa

Da Banca del Clero della Chiesa Ortodossa a Sala per Concerti

Sala cu Orga, una storia curiosa

La Sala cu Orga di Chişinău, istituzione artistica e culturale specializzata nell'organizzazione e nella promozione di concerti d'organo e musica da camera, è un monumento architettonico di importanza nazionale inserito nel Registro di Stato dei Monumenti, protetto con la decisione del Parlamento della Repubblica di Moldova n. 1531 del 22 giugno 1993, su iniziativa dell'Accademia delle Scienze.

Costruito all’inizio del XX secolo, tra il 1903 e il 1911, l'edificio è stato progettato in stile eclettico con elementi neoclassici e barocchi, tipologia frequente per gli edifici pubblici di quel periodo: la Duma di Chişinău (il sindaco era Carol Schmidt) organizzò nel 1902 un concorso per la progettazione dell’edificio, con un solido riconoscimento, per quei tempi, di 1.500 rubli.

A vincere il concorso, l’edificio doveva essere adibito a sede della Banca Municipale, fu Mihail Cechirul-Cuș, un ingegnere di 38 anni: della commissione giudicatrice faceva parte anche il famoso architetto Alexander Bernardazzi, che per circa 22 anni è stato l'architetto di Chişinău.

La struttura, che combina luminosità e monumentalità, occupa l’angolo di un quartiere che un tempo era riservato alla polizia di mercato, un lotto vacante di terreno con una superficie di 360 tese (la tesa quadrata francese era pari a circa 3,799 metri quadrati) all’incrocio tra il Boulevard Ștefan Cel Mare e Strada Vlaicu-Pârcălab.

Le facciate, con quattro colonne di ordine corinzio poste negli assi di simmetria, sono decorate con rilievi scolpiti, dominati da simboli del commercio e della finanza: leggermente arretrato rispetto all’allineamento del viale, l’edificio è di forma rettangolare contrassegnato da una cupola sferica. L’ingresso è adornato con le sculture di due leoni ed è sopraelevato rispetto al piano stradale per dare al manufatto una maggiore monumentalità. 

La costruzione, che iniziò nel 1903, fu completata solo nel 1911, con un periodo intermedio che va dal 1904 al 1908 in cui rimase ferma a causa di difficoltà finanziarie. Nata come Banca del Clero della Chiesa Ortodossa della Bessarabia funzionò fino al 1944 quando venne sostituita dalla Banca Statale della Repubblica Socialista Sovietica Moldava, in pratica fino al 1974.

Con il trasferimento della Banca di Stato in una sede più appropriata, si pose il problema dell’utilizzo del monumento architettonico: l'amministrazione, guidata da Ivan Bodiu, primo segretario del Partito Comunista della RSSM, formulò alcune proposte, tra cui l'organizzazione di un ristorante con cucina nazionale moldava. Prevalse per fortuna l’idea di un gruppo di intellettuali guidati da Timofei Gurtovoi, primo direttore dell'Orchestra Sinfonica della Filarmonica, che propose di adattarla a Sala per Concerto in cui fosse installato un organo.

Negli anni 1975-1978 l'edificio fu restaurato sulla base del progetto dell'architetto Iurie Leoncenko e trasformato nella Sala dell’Organo che oggi conosciamo. Nel progetto di restauro sono stati preservati gli elementi e le forme spaziali caratteristiche dell'ex edificio bancario, inclusa la sala operativa della banca che è stata trasformata nella sala principale per i concerti, con lo sfondo dell’Organo, per una capienza di oltre 500 posti.

L'organo, costruito dall'azienda "Rieger-Kloss" nella città ceca di Krnov, è uno strumento elettromeccanico di dimensioni medie comprendente circa 4000 tubi con lunghezze che vanno da 15 centimetri a 5,5 metri, suddivisi in 41 registri. Il primo concerto nella nuova Sala cu Orga ebbe luogo il 16 settembre 1978.

Il recente restauro ha riportato la facciata ai colori e alla luminosità che aveva nell’epoca sovietica e contribuito al miglioramento delle condizioni dei servizi multifunzionali e delle condizioni di lavoro degli artisti: al momento i lavori hanno riguardato il piano interrato, il tetto e l'esterno della facciata, compreso la modifica degli impianti. Il completamento dei lavori, negli anni a venire, riguarderà la Sala dell'Organo, compreso lo strumento musicale e l'arredamento di questo spazio, nonché le composizioni scultoree posizionate sul tetto.

Vale la pena ricordare che in facciata sono presenti alcuni simboli sacrali che incarnano l’essenza del Paese tra i quali l’Uro, custode e simbolo della Patria.

Carlo Policano

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