Enoturismo, comunicazione del vino, sostenibilità ambientale, sociale ed economica della viticoltura, rappresentano la chiave di volta per permettere al comparto moldavo della vite e del vino di superare le sfide poste dalla globalizzazione dei mercati e dai nuovi territori di produzione.
Il carattere culturale del vino e la valorizzazione delle produzioni enologiche sono diventate, per il turista, un modo come un altro per mettersi in viaggio alla scoperta di nuovi paesaggi e di buona cucina.
È sulla base di ciò che sono nate le strade del vino: l’idea è stata proprio quella di creare uno strumento attraverso il quale i territori vinicoli e le relative produzioni possono essere comunicate, commercializzate e fruite in forma di offerta turistica.
Le “Strade” non si identificano solo come itinerario geografico, ma rappresentano i luoghi di un sistema di aziende agricole, cantine, strutture ricettive e di accoglienza il cui obiettivo è duplice: tutelare le produzioni tipiche e offrire proposte enogastronomiche e agroalimentari di qualità.
Le attività di ricezione e di ospitalità, compresa la degustazione dei prodotti aziendali e l’organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche, svolte da aziende agricole nell’ambito delle “strade del vino”, possono quindi essere assimilate alle attività agrituristiche.
Da un punto di vista formale, le Strade del Vino in Moldova sono istituite dal Provvedimento Governativo Nr. 554 del 24.05.2004, relativo all'approvazione del programma nazionale nel settore del turismo "Strada del Vino in Moldova".
Le Strade del Vino sono un sistema di offerte turistiche che si snodano per un percorso lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili (vigneti, aziende, cantine) e attività imprenditoriali collegate (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche), che hanno come obiettivo la “valorizzazione dei territori a vocazione vitivinicola”.
Attualmente in Moldova la situazione in termini di comunicazione verso il pubblico è altamente disomogenea.
In anni di crisi globale, da cui il turismo in generale non è esente, questo comparto ha continuato a chiudere con segni fortemente positivi e ha tutta l'aria di uscire sempre di più dalla sua condizione di "nicchia" con interessanti aperture: questo immenso giacimento di natura, storia, paesaggio, prodotti di eccellenza, culture, tradizioni, gastronomia, ricopre l'intera area nazionale e continua a meravigliare i visitatori di tutto il mondo.
Il turismo del vino contrassegna tutte le stagioni dell’anno, in particolare l’autunno e la primavera: allo stato attuale gli obiettivi in Moldova che fanno parte di questo itinerario sono 38.
Le cantine che si aprono al pubblico producono un aumento del fatturato (con un forte trend di crescita) vendendo direttamente i propri prodotti al turista con effetto “immediato”.
Allo stato attuale, poco oltre il 40% delle cantine con vocazione enoturistica ha effettuato investimenti per migliorare le proprie strutture ricettive realizzando punti ristoro, sale degustazioni, musei, servizi di accoglienza ed informazione turistica.
Si deduce che la filiera del vino e del turismo devono funzionare in modo perfetto e soddisfacente per trovare convergenze in termini di elevati standard di qualità. È necessario, pertanto, il superamento di logiche competitive di tipo conflittuale, il raggiungimento di accordi tra gli attori per creare una visione condivisa nell’ambito della quale ciascuno partecipi attivamente alla definizione ed alla promozione dell’intera offerta territoriale.