Enogastronomia22 novembre 2019

Olivello Spinoso, il frutto sacro dell’Himalaya

Piccoli e insoliti frutti presenti anche in Moldova

Olivello Spinoso, il frutto sacro dell’Himalaya

Viaggiando nelle zone rurali della Moldova, al principio dell’autunno, ci si può imbattere nell’Olivello spinoso, un arbusto che in questa stagione è carico di bacche simili a perline di un bel colore arancione, inconfondibile.

Anziché crescere a grappoli, queste bacche, ricoprono letteralmente ogni ramo creando una vivace macchia di colore.

A differenza di quanto si crede, l’Olivello spinoso non è pianta tipica della macchia mediterranea come il nome potrebbe suggerire, visto che predilige i climi freddi ed è diffuso soprattutto in vaste aree europee come le Alpi, i Carpazi, il Danubio, anche se altre varietà si possono trovare in Asia centrale, in alcune regioni dell’Himalaya, in Cina e in Mongolia.

La particolare denominazione deriva dal suo tronco, che presenta, appunto, delle spine. Ma la vera particolarità sono indubbiamente le bacche, che rimangono sui rami per tutto l’inverno. Di colore giallo-aranciato, talvolta tendente al rosso, sono caratterizzate da un alto concentrato vitaminico al loro interno: non solo Vitamina C, ma anche Vitamina A, E, P e numerose del gruppo B. Inoltre posseggono numerose quantità di sostanze minerali, come ferro, calcio, magnesio e rame. 

Dell’Olivello spinoso si fa menzione sia in testi di medicina tradizionale tibetana che in scritti dell’antica Grecia. Il nome del genere cui appartiene è Hippophaë, che deriva da due termini greci che significano “cavallo” e “rilucere”. Pare che il termine si riferisca all’antica tradizione greca di utilizzare le bacche o le foglie di questa pianta per rendere più lucido il manto dei cavalli.   

L’Olivello spinoso è una coltura relativamente nuova per gli agricoltori della Moldova. Tradizionalmente raccolto da piante selvatiche e utilizzato per le conserve, questa coltura è caratterizzata da un'incredibile capacità di adattarsi alle condizioni del suolo e del clima, il che ne rende più facile la coltivazione.

Grazie alla forte radice, l’Olivello spinoso è una pianta “colonizzatrice” per la sua facilità di adattamento anche a suoli poco profondi e poveri di sostanze nutritive: queste piante modificano il terreno e lo rendono più adatto ad altre specie più esigenti che si insedieranno successivamente.

Conosciute ed apprezzate sin dall’antichità come ricostituentecicatrizzante, le bacche di Olivello spinoso si prestano ad usi diversi: in cucina si possono preparare delle deliziose salse oppure marmellate o gelatine, ottime per la realizzazione di dolci e conserve per l’inverno.

I frutti, le foglie e il legno hanno un contenuto ricco e vario, tra cui l'olio di carotene nel quale si concentrano la maggioranza delle sostanze nutritive della bacca: da alcuni studi emerge che l’olio di Olivello rinforza le difese immunitarie, ha un’azione contro l’invecchiamento ed è impiegato come componente di cosmetici e prodotti per la cura della pelle.

Le bacche vanno raccolte una alla volta stando attenti a non schiacciarle ed è necessario fare molta attenzione alle spine acuminate.

In definitiva un arbusto selvatico dalle proprietà straordinarie, da rivalutare e, certamente, un buon affare per la Moldova.

Carlo Policano

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