Viaggiando nelle zone rurali della Moldova, al principio dell’autunno, ci si può imbattere nell’Olivello spinoso, un arbusto che in questa stagione è carico di bacche simili a perline di un bel colore arancione, inconfondibile.
Anziché crescere a grappoli, queste bacche, ricoprono letteralmente ogni ramo creando una vivace macchia di colore.
A differenza di quanto si crede, l’Olivello spinoso non è pianta tipica della macchia mediterranea come il nome potrebbe suggerire, visto che predilige i climi freddi ed è diffuso soprattutto in vaste aree europee come le Alpi, i Carpazi, il Danubio, anche se altre varietà si possono trovare in Asia centrale, in alcune regioni dell’Himalaya, in Cina e in Mongolia.
La particolare denominazione deriva dal suo tronco, che presenta, appunto, delle spine. Ma la vera particolarità sono indubbiamente le bacche, che rimangono sui rami per tutto l’inverno. Di colore giallo-aranciato, talvolta tendente al rosso, sono caratterizzate da un alto concentrato vitaminico al loro interno: non solo Vitamina C, ma anche Vitamina A, E, P e numerose del gruppo B. Inoltre posseggono numerose quantità di sostanze minerali, come ferro, calcio, magnesio e rame.
Dell’Olivello spinoso si fa menzione sia in testi di medicina tradizionale tibetana che in scritti dell’antica Grecia. Il nome del genere cui appartiene è Hippophaë, che deriva da due termini greci che significano “cavallo” e “rilucere”. Pare che il termine si riferisca all’antica tradizione greca di utilizzare le bacche o le foglie di questa pianta per rendere più lucido il manto dei cavalli.
L’Olivello spinoso è una coltura relativamente nuova per gli agricoltori della Moldova. Tradizionalmente raccolto da piante selvatiche e utilizzato per le conserve, questa coltura è caratterizzata da un'incredibile capacità di adattarsi alle condizioni del suolo e del clima, il che ne rende più facile la coltivazione.
Grazie alla forte radice, l’Olivello spinoso è una pianta “colonizzatrice” per la sua facilità di adattamento anche a suoli poco profondi e poveri di sostanze nutritive: queste piante modificano il terreno e lo rendono più adatto ad altre specie più esigenti che si insedieranno successivamente.
Conosciute ed apprezzate sin dall’antichità come ricostituente, cicatrizzante, le bacche di Olivello spinoso si prestano ad usi diversi: in cucina si possono preparare delle deliziose salse oppure marmellate o gelatine, ottime per la realizzazione di dolci e conserve per l’inverno.
I frutti, le foglie e il legno hanno un contenuto ricco e vario, tra cui l'olio di carotene nel quale si concentrano la maggioranza delle sostanze nutritive della bacca: da alcuni studi emerge che l’olio di Olivello rinforza le difese immunitarie, ha un’azione contro l’invecchiamento ed è impiegato come componente di cosmetici e prodotti per la cura della pelle.
Le bacche vanno raccolte una alla volta stando attenti a non schiacciarle ed è necessario fare molta attenzione alle spine acuminate.
In definitiva un arbusto selvatico dalle proprietà straordinarie, da rivalutare e, certamente, un buon affare per la Moldova.