Luoghi14 agosto 2018

Nistrul de Jos

Un ecosistema “unico” di grande interesse, dove si trova l’ultima “foresta secolare di pioppo” rimasta in Europa

Nistrul de Jos

La Convenzione sulle Zone Umide di Importanza Internazionale, meglio nota come Convenzione di Ramsar, è un trattato intergovernativo firmato a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971, che prevede la cooperazione internazionale per la conservazione e l’utilizzo delle zone umide e delle loro risorse.

Le zone umide sono tra gli ambienti più produttivi al mondo: conservano la diversità biologica e forniscono l’acqua e la produttività primaria da cui innumerevoli specie di piante e animali dipendono per la loro sopravvivenza. Queste zone sostengono alte concentrazioni di specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati.

La protezione della natura ha lo scopo di mantenere inalterati gli ecosistemi per garantire l’equilibrio tra l’ambiente e la società.

Nel luglio del 1999 la Moldova ha ratificato la Convenzione di Ramsar, divenendone membro effettivo nel giugno dell’anno successivo, quando la Riserva “Prutul de Jos” è stata inclusa nella lista delle zone umide di importanza internazionale.

A quest’area si sono aggiunte poi nel 2003 quella del "Nistrul de Jos” e nel 2005 quella di "Unguri Holoşnita" portando così a tre il numero delle zone umide in Moldova presenti nella “lista”, per una superficie totale di 94.705 ettari.

Il parco nazionale del “Nistrul de Jos” che si trova nel sud-est della Moldova, facilmente raggiungibile da Chişinău, tra i villaggi di Copanca e di Palanca, contribuisce a completare la conservazione delle zone umide transfrontaliere del delta del Dniester, con due siti Ramsar dell’Ucraina.

La zona del Nistru Inferiore è un’area contraddistinta da un complesso habitat fluviale, conosciuta come la più grande biodiversità della Moldova, che ospita un numero impressionante di specie animali e vegetali, dovuto alle favorevoli e diverse condizioni naturali del territorio.

Il sito sostiene molte specie di uccelli a rischio globale di estinzione e vulnerabili: da segnalare biotopi acquatici, foreste di prati e colline, steppe.

Tra queste le foreste secolari di pioppo, oramai interamente scomparse in Europa, che ospitano specie protette di pipistrelli e che rappresentano una risorsa davvero “unica”, importante sia da un punto di vista naturalistico che di turismo ecologico, da non sottovalutare.

I terreni agricoli presenti nell’area del parco, trovandosi sulla rotta migratoria transfrontaliera, rappresentano il fondo naturale adatto per la nidificazione e la nutrizione degli uccelli presenti e costituiscono un importante punto di riposo e di cibo.

Oltre che da un punto di vista naturalistico, l’area ha un’importante valore paleontologico, archeologico e storico, densamente popolata sin dal Paleolitico, circa 30.000 anni fa: sono stati scoperti oltre cento siti, con innumerevoli villaggi sparsi in tutta la zona, con testimonianze davvero importanti che riguardano la civiltà Cucuteni-Trypillian o quelle successive di Sciti e Sarmati.

In sintesi l’area del basso Nistru ha tutte le caratteristiche necessarie per pianificare un turismo a basso impatto potendo contare su qualità paesaggistiche e naturalisticheuniche”, difficilmente replicabili.

Caratteristiche di base come il paesaggio, le specie animali presenti, gli oggetti storici, le tradizioni e i costumi nazionali, un’industria del vino sviluppata, possono generare ricchezza salvaguardando, al tempo stesso, l’equilibrio dell’ecosistema.

Carlo Policano

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