Luoghi29 maggio 2025

Moldova, un tempo terra dei mulini a vento

A Cernoleuca, l’ultimo esempio di mulino a vento di tipo olandese ancora presente in Moldova

Moldova, un tempo terra dei mulini a vento

I mulini a vento, testimonianza di un passato rurale, hanno costituito una svolta fondamentale nella storia dell’uomo, quando i cereali venivano macinati in queste antiche macchine che basavano il loro funzionamento sullo sfruttamento dell’energia del vento (energia eolica).

Queste strutture richiamano altri territori ed altre atmosfere, elementi importanti che caratterizzano il paesaggio e che sempre più spesso si trasformano in icone simbolo di luoghi e paesi, come è successo con quelli olandesi o spagnoli.

Certamente a nessuno verrebbe in mente di associare questi manufatti alle “terre di Stefan Cel Mare”.

Eppure, numerosissimi erano in passato i fabbricati presenti in tutto il Paese: un aspetto sottolineato nello stemma di Nisporeni, denominata “la terra dei mulini a vento”.

Distrutti negli anni da incendi e dall’incuria degli uomini, nella quasi totalità, tra i pochi tuttora presenti nel Paese, c’è un monumento che rischia di scomparire, viste le condizioni di degrado avanzato in cui si trova: si tratta del “Mulino a vento” di Cernoleuca, nel distretto di Dondușeni, zona Nord del Paese, costruito secondo il modello dei mulini a vento olandesi.

Situato su una collina all'ingresso del villaggio, il mulino fu costruito tra la fine del XIX° e l’inizio del XX° secolo ed un tempo fungeva da biglietto da visita. Nello stesso villaggio ne erano presenti altri cinque ma furono distrutti e sostituiti con mulini moderni.

Attualmente, il mulino non funziona ed è in condizioni deplorevoli. Della costruzione architettonica rimangono all’interno gli ingranaggi in legno e la macina in pietra, con alcune travi in ​​legno, intonacate all'interno con argilla.

Il mulino a vento appare in diversi dipinti del pittore bessarabiano Igor Vieru, nato nella stessa località. Durante l'Unione Sovietica, fu proprio Vieru ad opporsi attivamente alla demolizione di questo monumento storico, proprio durante le riprese di un episodio del film "Ei au luptat pentru Patrie" diretto da Serghei Bondarciuk.

Ad oggi fa parte del patrimonio architettonico della Moldova, registrato al numero 378 del Registro dei Monumenti, nella categoria “monumenti di architettura” con la data di fine XIX° secolo.

Visto l’attuale stato precario, il fabbricato meriterebbe davvero una sorte diversa. Una volta restaurato, potrebbe essere incluso nel circuito turistico locale.

Carlo Policano

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