Tradizioni e cultura17 agosto 2018

Varniţa - la “Nuova Stoccolma”

Quando la Svezia di Carlo XII era governata dalla Moldova

Varniţa - la “Nuova Stoccolma”

Ci sono guerre, sconosciute ai più, che hanno definito il corso della storia e il destino di alcune nazioni.

E’ il caso della Battaglia o della Campagna di Poltava, una serie di battaglie combattute durante la spedizione militare di Carlo XII di Svezia contro i Russi guidati da Pietro il Grande, tra il 1707 e il 1709, durante la Grande guerra del Nord.

Il conflitto vide la sconfitta di re Carlo XII e allontanò drasticamente la Svezia, uno stato potente con mire espansionistiche, dal novero delle grandi potenze, relegandola ad interpretare un ruolo secondario nella storia europea.

Questi sono i fatti storici conosciuti da molti: ma quanti sanno, ad esempio, che alcuni secoli fa il villaggio di Varniţa nel distretto di Anenii Noi era conosciuto come la "Nuova Stoccolma”?

Poche persone, non solo in Moldova, sanno che alcuni secoli fa, per tre anni dal 1711 al 1713, proprio dal villaggio di Varniţa, sulla riva del Nistru (Dniester), Carlo XII governò la Svezia: il Re si ritirò in questo territorio dopo aver perso la battaglia di Poltava, insieme con 2-3 mila soldati.

Dopo aver sostato a Bender, il Re riuscì ad attraversare, con molte difficoltà, il fiume Nistru fino ad arrivare a Varniţa dove riuscì ad organizzare velocemente un campo, preoccupato per la vicinanza dell'inverno. Nonostante la fretta nulla fu lasciato al caso e molti dettagli lasciarono presumere che la permanenza non sarebbe stata breve.

In realtà fu così, il Re fece costruire qui la sua residenza. Per diversi mesi gli svedesi vissero nel villaggio, vicino alla chiesa locale e solo più tardi, sulla riva del fiume, fu costruita un nuovo centro chiamato “Nuova Stoccolma”.

Il centro comprendeva un edificio principale di medie dimensioni (500 mq.) con due grandi sale, per le riunioni e per la chiesa, e 12 stanze in una delle quali, la più piccola di esse, era sistemato il sovrano. L'interno era ricco: le pareti e i pavimenti ricoperti di tappeti turchi, le porte e i mobili di quercia, tutti gli arredi in ferro e le serrature realizzate con gusto artistico. A nord della casa reale c’era l’edificio adibito a Cancelleria e nelle vicinanze anche gli altri edifici, compreso la cucina, le stalle e il magazzino. Fatta eccezione per la casa reale e la cancelleria, costruite in pietra, tutti gli altri edifici sono stati costruiti in legno ricoperto di argilla.

Il campo era situato sulla parte della riva alta che gradualmente scendeva al fiume: a sud, erano visibili le torri della Fortezza di Bender e, a nord, il villaggio Varniţa. Per diverso tempo, il Campo di Varniţa funzionò come centro diplomatico. Qui il Re incontrò i messaggeri dei vari stati, ricevette ambasciatori, mantenne la corrispondenza.

Dopo la partenza forzata di Carlo e dei suoi soldati, l'esercito ottomano "spazzò via" tutto ciò che gli svedesi avrebbero ricordato.

Anni fa, un gruppo di archeologi del Museo Nazionale di Storia della Moldova ha condotto scavi archeologici nel luogo individuato: durante gli scavi è stata trovata la fondazione di una struttura in pietra che, secondo i dati di archivio e i piani del campo del re svedese a Varniţa, potrebbero far pensare alla Cancelleria. Sono stati ritrovati anche altri oggetti (chiodi, candelieri, ferro di cavallo, palle di cannone, vetri per finestre, vasi in ceramica e vetro dei secoli XVII e XVIII) che sono tuttora conservati presso Chişinău, in attesa di una futura sistemazione.

Siamo convinti che, se bene organizzato, il campo del Re svedese può diventare una meta turistica particolarmente curiosa ed interessante, assolutamente da non perdere.  

Carlo Policano

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