Luoghi28 settembre 2018

Villa Nazarov, esempio di villa urbana in Chișinău

Edifici storici da salvare, eredità per le future generazioni

Villa Nazarov, esempio di villa urbana in Chișinău

Si racconta che i fratelli Ivan e Nicolai Stepanovici Lebedev quella mattina di quel freddo e strano giorno che precedeva Natale uscirono di casa in fretta. La neve aveva ricoperto le strade e la città appariva silenziosa e ancora addormentata.

La carrozza era lì ferma ad attenderli per strada Seminarskaia (ora Metropolitan G. Bănulescu Bodoni). Li avrebbe portati a quel bar su strada Aleksadrovskaia (ora Blv. Ștefan Cel Mare) frequentato dalla grande nobiltà, mercanti ed impiegati.

Ad aspettarli ci sarebbe stato un ricco mercante di nome Jacob Nazarov, un russo lipoveno noto nei circoli nobiliari di Chişinău, che aveva l’intenzione di comprare la loro casa. Il colloquio fu cordiale e alla fine giunsero ad un accordo di vendita: ma quel Natale non deve essere stato particolarmente felice per la famiglia Lebedev.

Qualche ora dopo tutta la città sapeva della vendita della villa urbana e le anatre dei fratelli Lebedev quel giorno arrivarono anche sulle mense dei poveri.

Perché la villa sia stata venduta non è dato sapere: difficoltà economiche, semplice trasferimento in un'altra zona della città o in qualche altro paese? Nessuno lo saprà mai.

Molto tempo dopo Natale, Jacob Nazarov entrò nella casa oramai di proprietà. Qui la sua famiglia ha avuto una vita bellissima, fatta di feste con gli ospiti più importanti di quei tempi: amavano quella casa e si sono presi cura di lei.

Le prime informazioni sulla struttura risalgono alla fine del XIX secolo. Dopo i Nazarov la villa ha avuto altri proprietari come la famiglia Adrianov e nel 1940 Hana Epştein. Durante la guerra ha subito parzialmente dei danni, ricostruiti nel 1948. Nel 1983 divenne la sede del Centro di Salute Pubblica: l’allora Ministero della Cultura, con un contratto strettamente vincolante, richiese l’impegno a non intervenire in alcun modo sulla facciata, a proteggere e a salvaguardare il monumento architettonico nella sua totalità.

La singolarità di questo edificio è rappresentata dall’architettura in stile eclettico con elementi rococò: l’unicità è dovuta ad alcuni elementi architettonici, come le finestre o ad esempio l'ingresso, composto da un arco a tutto sesto sorretto da due colonne con capitelli di ordine composito. Quest’elemento architettonico viene chiamato “serliana” da Sebastiano Serlio a cui è dovuta la diffusione di questo schema strutturale e decorativo usato molto spesso anche da Sansovino e da Palladio, ma ancor prima da Leon Battista Alberti.

Le bifore intervallate nel prospetto da mattoni rossi provenienti da Odessa, riempite nel timpano con una conchiglia, scandiscono il ritmo quasi simmetrico della facciata.

La planimetria della casa presenta uno schema distributivo molto semplice, costituito da un ingresso principale che conduce in un sala quadrata, da dove avviene l'accesso diretto alle altre camere della casa.

La Villa Urbana Nazarov si trova all’incrocio delle strade Bănelescu Bodoni (Seminarskaia) e Columna (Kauşanskaia): un posto strategico, in pieno centro città, vicino al Parco Centrale e alla Cattedrale della Natività.

Non si riesce a capire come gioielli architettonici come questo siano condannati (intenzionalmente o no) all’abbandono.

In Moldova la proprietà degli edifici “storici” è stato il frutto di una politica clientelare del periodo post-sovietico: il 75% di questi edifici è in mano a privati e in preda alla più becera speculazione. Misure urgenti per la loro conservazione ed il restauro non sono solo necessarie ma diventano un vincolo obbligatorio. È un qualcosa con cui viviamo oggi e, si spera, qualcosa che potremo trasmettere alle future generazioni. 

Carlo Policano

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