Luoghi03 maggio 2019

Il cuore nascosto degli Armeni – Parte I

Una comunità importante che ha lasciato tracce nello sviluppo della Moldova

Il cuore nascosto degli Armeni – Parte I

Nonostante alcuni tentativi di dimostrare che gli armeni popolarono stabilmente la Moldova fin dall’XI secolo, le prime tracce di una loro presenza continuativa e significativa risalgono alla seconda metà del XIII secolo.

Da quella data in poi, gli armeni svilupparono un’articolata attività mercantile che li portò inevitabilmente a interagire in maniera ancora più fitta con tutta l’area del Mar Nero e in particolar modo con la Crimea e quindi con il centro genovese di Caffa, che a partire dal XIV secolo, ha rappresentato uno degli snodi principali nel commercio con l’Oriente.

In Moldova, gli armeni giunsero spinti da circostanze politiche, militari ed economiche, ritrovandosi a rivivere le tensioni religiose condivise dai loro compatrioti sparsi in altre parti del mondo.

Seppero tuttavia ambientarsi e prosperare, senza lasciarsi logorare da divisioni interne, almeno fino al XV secolo, quando divennero una comunità importante dal punto di vista economico e culturale.

La Moldova, posizionata sulla rotta commerciale tra il bacino del Mar Nero e l’Europa occidentale e orientale, divenne in quel periodo una zona interessante per lo sviluppo dei rapporti economici.

Grazie ai privilegi ottenuti da Alexandru cel Bun, come l'esenzione dai dazi doganali e tributi, gli armeni, ottenuto il diritto di commerciare e praticare l'artigianato in sette città della Moldova, divennero tra le comunità più importanti dal punto di vista numerico e finanziario, contribuendo a rilanciare il sistema economico del loro nuovo Paese d'adozione.

Nei secoli XV-XVII, quindi, il commercio interno ed esterno della Moldova era concentrato nelle mani degli armeni, che usavano le posizioni degli insediamenti in cui erano presenti per costituire le nuove rotte di transito internazionali tra Polonia, Germania, Russia e Mar Nero.

Oltre agli scambi commerciali, gli Armeni in Moldova iniziarono a produrre materie prime che altrimenti avrebbero dovuto importare e, con la zootecnia, cominciarono la redditizia attività di esportazione.

Gli Armeni, che si stabilirono nello spazio tra Prut e Nistru durante tutto il secolo XIX, giocarono un ruolo non trascurabile nella storia della Bessarabia: praticando il commercio contribuirono non solo allo sviluppo economico, rafforzando i legami commerciali con le altre regioni, ma svolsero soprattutto un ruolo decisivo per quanto riguarda l'urbanizzazione della regione.

Divennero in breve proprietari di abitazioni, negozi, enormi vigneti e frutteti, e commercianti di prodotti alimentari e di beni preziosi.

Quasi tutte le carovane commerciali in quel periodo erano gestite perlopiù da commercianti armeni: pur essendo un'occupazione particolarmente rischiosa, gli armeni godevano di legami familiari sparsi su tutte le rotte mercantili e del vantaggio di conoscere molte lingue, incrementando di fatto questo tipo di attività con successo e con grandi vantaggi economici.

Gli armeni attualmente presenti in Moldova si aggirano intorno alle 3.000 unità, principalmente distribuiti tra Chişinău, Bălţi e Tighina (Bender), integrati nella vita sociale e nel sistema economico.

Carlo Policano

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